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Guida per la creazione di una cartella condivisa

    Guida per la creazione di una cartella condivisa

    Come creare cartella condivisa

    Creare una cartella condivisa sui vari servizi di cloud storage – Google Drive, OneDrive e Dropbox

    In un mondo in cui la digitalizzazione continua a guidare le dinamiche dei programmi informatici, avere la possibilita’ di creare una cartella condivisa mediante uno strumento di cloud storage sta diventando sempre piu’ importante. Che si tratti di lavoro o semplicemente per scambiarsi documenti privati tra amici e familiari, i servizi online come Google Drive, OneDrive e Dropbox sono divenuti standard quotidiani.

    Ma come si crea tale tipo di cartella? Il processo varia leggermente da interfaccia a interfaccia ma senza ombra di dubbio e’ molto intuitivo anche per chi non ha molta esperienza nel campo dell’informatica.

    Partiamo dal caso specifico del sito Web o dall’app mobile di Google Drive. In genere il primissimo passo e’ quello della registrazione al servizio attraverso l’utilizzo ovvero dell’email Gmail dalla quale partiremo. Una volta effettuata questa operazione andremo sulla pagina principale dove avremo la possibilita’ “di creare” una nuova cartella (nel menu’ inserito opportunamente): ogni utente potra’ scegliere autonomamente il titolo della folder così realizzata. A questo punto avanzeremo nella modalita’ “condivisione” immaginando che vi sia gia’ un elemento all’interno; compariranno anche qui diverse opzioni: sara’ possibile selezionare con precisione quali persone vogliamo dotate delle credenziali necessarie ad accedere ai nostri file tramite l’inserimento delle piattaforme social oppure url utilizzabili direttamente tramite email.

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    Riguardante invece OneDrive, il processo e’ sensibilmente simile al precedente. Come prima cosa dovremo accedere sia alla versione del sito Web oppure dell’apposita app mobile: qui una volta ignorati gli angoli pubblicitari, andremo nella sezione specifica con cui poter creare la folder gerarchica e inserire tutti gli elementi che intendiamo utilizzare per comporla; anche in questo caso le modalita’ di condivisione non differiranno molto rispetto a quelle previste da Google Drive.

    Infine parliamo della famigerata Dropbox , che forse avra’ solo un serie di moduli meno intuitivi nella parte delle opzioni fornite all’utente finale (che d’altronde spesso ci sono messe ad evidenza dal servizio). Infatti creare una cartella su Dropbox prevede, in generale stesso modo degli altri due provider menzionati sopra: accesso al sito o tramite l’app ufficiale; scelta della voce principale “Nuova Cartella”; individuazione dei documenti necessari da compartire tra i partecipanti indicati con precisione attraverso l’utilizzo dei link persino sulla base delle loro email personali eccetera.

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    In ogni caso tutte le applicazioni esposte consentono una gestione completa della biblioteca personale ovverosia dalla scelta e catalogazione rapida dei file fino alla revision management tenendo controllate costantemente eventuali variazioni come i ripristini automatici nelle versioni precedenti (in genere rappresentate dalla cronologia logistica).

    In sintesi creare una cartella sui tre principali strumenti di cloud storage presentati e’ veramente uno dei processi informatizzati piu’ banali. Sicuramente ogni utente avra’ la certezza di poter disporre un dispositivo capace di fornire non solo gli spazi online gratuiti, ma anche una gestione ampia e completa per fare del nostro utilizzo o laboratorio adeguato a ogni tua necessita’.


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